Se vuoi curare l’alimentazione il primo suggerimento è evitare il fai-da-te e rivolgerti a un professionista dell’alimentazione, in modo da ottenere un piano alimentare personalizzato. Le figure di riferimento più comuni sono il dietista, il dietologo e il nutrizionista. A queste, spesso trascurata ma molto importante e in certi casi indispensabile, aggiungerei lo psicologo. Vediamo le differenze tra queste figure.
Il dietista
E’ un professionista sanitario con laurea triennale. Può preparare le diete seguendo le indicazioni prescritte dal medico e ne controlla l’accettabilità da parte del paziente. Può lavorare nell’ambito dell’educazione alimentare e della ristorazione collettiva.
Il nutrizionista
E’ un biologo che ha conseguito una laurea quinquennale: può valutare i fabbisogni nutritivi ed energetici delle persone, elaborare schemi alimentari e svolgere le attività dei dietisti. Rispetto al dietista, però, il nutrizionista può preparare in autonomia diete, consulenze nutrizionali e prescrivere integratori alimentari.
Il dietologo
E’ un medico laureato in Medicina e Chirurgia e successivamente specializzato in Scienze dell’alimentazione. Solo a questo professionista compete la diagnosi di una eventuale patologia e la possibilità di prescrivere farmaci ed esami, anche invasivi.
Lo psicologo
Lo psicologo non ha competenze specifiche in campo alimentare per poter formulare un piano alimentare personalizzato. Eppure, dovrebbe essere coinvolto in qualsiasi equipe che si occupa di disturbi alimentari. Sa trovare le leve giuste per motivare l’impegno ed eventualmente scardinare le convinzioni errate che potrebbero essere la reale causa del problema legato all’alimentazione.
A chi affidarsi
Il mio consiglio è quello di verificare quelle che sono le competenze più specifiche del professionista e sceglierlo saggiamente. Questo professionista ha esperienza per le diete in età evolutiva? Si è mai occupato dei disturbi alimentari? Segue gli sportivi? È preparato per problematiche come diabete e ipertensione? Ecc ecc.
Ma quando ci si deve affidare a uno specialista, oltre alla competenza, contano anche altri fattori, come la facilità di dialogo, la capacità di ascolto, l’empatia e il senso di fiducia che si instaurano con il tempo. Come per le strategie nutrizionali, per cui l’ideale non sarà mai una dieta standard perfetta per tutti ma al contrario un piano personalizzato ed unico per le proprie esigenze, così non esiste un professionista migliore degli altri in termini assoluti.
Riconoscere i non professionisti
Ti raccomando di fare attenzione alle nuove figure con titoli fantasiosi come “metabolic trainer”, “terapista olistico del benessere”, “coach nutrizionale”, “consulente dell’alimentazione certificato”… Queste figure non hanno le competenze per poter svolgere alcuna attività nel campo della nutrizione, basano il loro successo su pubblicità ingannevole e strategie puramente commerciali.
Come fare a riconoscerli? A parte l’assenza di titoli accademici, queste categorie di lavoratori cercherà sempre di vendervi qualche prodotto commerciale (integratori, piatti pronti, tisane etc), azione che è vietata da tutti gli ordini professionali perché in contrasto con il codice deontologico.
Prendetevi del tempo, scegliete con attenzione e sarete già a metà strada per il traguardo!
Come biologo nutrizionista sono consapevole che l’unico piano alimentare corretto è quello personalizzato: bilanciato, equilibrato e sostenibile, perché creato ad hoc con gli alimenti più adatti alle tue esigenze: